23.3.19

Vietnam - Sapa e il nord

Una delle mete più attese di questo viaggio (ma lo erano tutte in realtà) era la visita al nord, direzione Sapa, verso le famose risaie terrazzate, nel verde rigoglioso della giungla. Immagine iconica, e turistica, del Vietnam.
Peccato non fosse la stagione giusta; un grigiore plumbeo, tipico del periodo, mi stava seguendo con costanza già dal mio arrivo. Umido, piovoso e freddo.
Da Hanoi, con circa 6 ore di confortevole pullman e centinaia di tornanti, arrivo a destinazione. Una piccola cittadina arroccata alla base di alcune montagne, base di partenza per centinaia di persone appassionate di trekking.
Ero nel posto giusto insomma, quelli di cui vado pazzo, folla di stranieri, negozi di attrezzature sportive e ristoranti di ogni genere.
Se non fosse per la curiosità del nuovo mi sarei depresso immediatamente ma dopo un buon pranzo viet e dopo essermi sistemato in camera parto, come sempre, ad esplorare il posto  andando sistematicamente nel senso opposto al flusso di turisti con giacca a vento e pantaloncini corti, cappelli di tutti i tipi  e racchette per camminare. Ci sono quasi riuscito, inoltrandomi dentro i vicoli e allontanandomi dalla piazza pricipale, dove arrivano i pullman e dove stazionano decine di locali pronti a farti da guida, da taxi o qualsiasi cosa possa servire a far sborsare soldi ai turisti.
Tutto gestito con estrema cortesia, senza insistenza e con completa dignità.
Il primo giorno quindi ho girovagato per Sapa, che comunque è un piccolo villaggio che si visita in poco tempo e che per altro non rimane particolarmente impresso, salvo alcuni scorci sulle vallate sottostanti che, nel giusto periodo, devono dare un colpo d'occhio eccezionale, ma che mi sono comunque goduto dalla terrazza di un piacevole bar.
Nel locale mercato ho anche avuto il mio primo incontro con la carne di cane, bellamente esposta insieme a tutto il repertorio di interiora che vengono consumate in gran quantità, come ho potuto constatare all'interno di quello che sembrava essere un ristorante dove i vapori, e gli odori, mi hanno tenuto a debita distanza.
Sinceramente non sono un integralista rispetto alla carne di cane, con quello che mangiamo noi è difficile dare lezioni, e nel vederla esposta non sono rimasto particolarmente colpito.
Finita la prima giornata, stanco anche per la levataccia e il viaggio sono tornato in albergo, non prima di aver prenotato uno scooter per i due giorni successivi.






20.1.19

Vietnam - Hanoi daily life


Le giornate ad Hanoi sono passate in fretta, tra visite a musei e luoghi storici, macinando i soliti chilometri e incontrando, casulamente, anche alcune usanze locali, come la festa di diploma delle scuole, di tutti i gradi, centinaia di ragazzi e ragazze che festeggiano in una grande parata la fine delle superiori (credo) con una cerimonia molto vivace ed allegra, anche se fortemente contaminata da quello che siamo normalmente abituati a vedere nei film americani (ironia della vita).
Anche in questo caso la spontaneità dei ragazzi, sommata alla loro cortesia, mi ha permesso di non avere problemi nel fotografarli.

Lo so, troppe foto, ma la bellezza di questi ragazzi, la grazia dei loro movimenti mi ha completamente conquistato..




















Ciò non toglie che per qualcuno la giornata sia stata decisamente troppo lunga e stancante...